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Matthew Walls – come una piena inaspettata

07/10/2021

Track cycling star Matthew Walls showcased his speed to fellow sprinting stars on the finishing line of Borgosesia to win Il Gran Piemonte

La 105a edizione del GranPiemonte si è snodata da sud-ovest a nord-est, correndo lungo le ultime propaggini delle Alpi, tagliando colline e valli, e attraversando i fiumi che da quelle montagne nascono.

Durante i 168 km di gara i corridori hanno guadato, nell’ordine: l’Orco a Cuorgnè, poi la Dora Baltea ad Ivrea, quindi il Cervo a Biella per arrivare infine sulle rive del Sesia, sul traguardo posto in un paese che proprio da quel fiume prende il nome, Borgosesia.

Sulle sponde del torrente Orco prende il via la fuga che caratterizza la  giornata, formata da cinque corridori: Boaro, Moniquet, Soler, Jensen e Frapporti.

L’unica salita di oggi iniziava poco dopo Ivrea, dunque poco dopo la Dora, e lì Frapporti si stacca dai compagni che da quel momento continueranno in quattro. 

Viene ripreso dal gruppo a nei pressi di Biella, cioè nei pressi del torrente Cervo, e nei (molti) chilometri che mancano all’arrivo la fuga verrà lasciata sempre, come si dice, a bagnomaria: mai a più di un minuto e mezzo, sempre a tiro del plotone che è guidato dalle squadre dei velocisti, soprattutto Team Qhubeka Nexthash e Cofidis.

L’ultimo dei quattro ad arrendersi, quando ormai la corsa sta costeggiando il fiume Sesia, è Manuele Boaro.

Da lì in poi le squadre formano i loro treni per risalire la corrente verso Borgosesia, la velocità sale ad ogni chilometro come prendendo la rincorsa per saltare la cascata altissima che è il traguardo.

Colbrelli è francobollato alla ruota di Hayter, pilotato da Ganna. 

Anche Nizzolo, Viviani e Trentin sono nelle prime posizioni, imitati dal giovanissimo Kooij che è riuscito a riportarsi in testa dopo una lunga rincorsa in seguito a una caduta.

Prima del balzo finale c’è però una curva ai 600 metri dal traguardo che scombina i piani, devia il corso degli eventi facendo deragliare qualche treno.

Quando si ricompongono però è ormai troppo tardi perché Matthew Walls, grande pistard, è apparso dal nulla negli ultimi 150 metri, abbattendosi sulla volata come una piena inaspettata e improvvisa del fiume Sesia – lasciando tutti agli altri a chiedersi chi fosse, come avesse fatto, da dove fosse sbucato. 

Ciò che più conta, lasciando a tutti gli altri le posizioni di rincalzo: 2° Nizzolo, 3° il pur bravissimo Kooij, 4° Trentin, 5° Girmay.

Ma Walls non è apparso dal nulla. 

Il 5 agosto scorso alle Olimpiadi di Tokyo ha conquistato la medaglia d’oro nell’Omnium, una disciplina della pista che consiste nella somma di quattro diverse prove. Chi totalizza più punti vince, e lui ha vinto.

Oggi, in un’edizione del GranPiemonte che prevedeva l’attraversamento di quattro fiumi si dev’essere sentito in qualche modo a casa, o almeno a suo agio.

Di certo, abbastanza bene per spazzare tutti gli avversari con la forza di una piena inattesa.

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