Debuttò nel 1906 quando ad imporsi fu Giovanni Gerbi. Si svolge solitamente a fine stagione ed anticipa di tre giorni la “Classica delle foglie morte” ovvero il Giro di Lombardia.
I corridori che si sono imposti più volte nel Giro del Piemonte sono Giovanni Gerbi, Costante Girardengo, Aldo Bini, Gino Bartali e Fiorenzo Magni tutti con tre vittorie della classica piemontese. La corsa nel 1951 fu fatale a Serse Coppi, fratello di Fausto, che, dopo una caduta, concluse la prova ma riportò un’emorragia cerebrale che poche ore dopo lo condusse alla morte. In alcuni anni la corsa sconfinò nella Valle d’Aosta, con arrivo a Saint-Vincent.
L'evoluzione del percorso negli anni
Il tracciato di questa classica è cambiato molte volte negli anni. Le prime edizioni avevano come sede di arrivo Alessandria, dopo vari cambiamenti, nel 1925 l’arrivo fu spostato a Torino e vi rimase fino al 1940. Nel 2008, invece, si è svolta regolarmente da Novi Ligure a Lagnasco per un totale di 199 km. Nel 2009 con il cambio del nome cambia anche l’arrivo: infatti la partenza fu data a Novi Ligure con arrivo a Fossano, la gara fu vinta dal passista belga Philippe Gilbert, specialista di classiche. Negli anni successivi la corsa cambia sede di partenza e arrivo: nel 2010 sui svolge da Cossato a Cherasco, nel 2011 da Piasco a Novi Ligure, nel 2012 da Fossano a Biella. Nel 2013 e nel 2014 non si è disputata per poi tornare nel 2015 e nel 2017 diventare la corsa che ha assegnato i Campionati Nazionali (vittoria di Fabio Aru) mentre l’ultima ha visto uno spettacolare arrivo davanti al Santuario di Oropa con la vittoria del colombiano Egar Bernal che due mesi prima aveva sbaragliato il campo al Tour de France.