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Il GranPiemonte raccontato in 5 campioni: Girardengo, il primo Campionissimo

25/08/2021

Costante Girardengo, nato a Novi Ligure il 18 marzo 1893, fu il primo Campionissimo del ciclismo italiano.
Questo perché riuscì ad aggiudicarsi tutte le gare più importanti del calendario tricolore: due Giri d’Italia, sei Milano-Sanremo, tre Giri di Lombardia, cinque Milano-Torino e nove Campionati Italiani.
Ma anche, e per tre volte, il Giro del Piemonte.
Un palmarès tanto più impressionante pensando che Girardengo fece parte di quella generazione di corridori la cui carriera, oltre che la vita, fu investita dalla Grande Guerra, che gli rubò alcune delle sue stagioni migliori (come per altro successe venticinque anni dopo all’altro Campionissimo, Fausto Coppi).

Il Campionissimo

La carriera di Girardengo è iniziata nel professionismo nel 1913, a 20 anni, dopo essersi messo in luce tra i dilettanti l’anno precedente, secondo classificato al Giro di Toscana. Al debutto al Giro d’Italia vinse subito una tappa, la Bari-Campobasso (la prima delle 30 che si aggiudicò in totale).

L’anno successivo conquistò la prima delle sue cinque vittorie nella Milano-Torino, e la tappa più lunga nella storia del Giro, la leggendaria Lucca-Roma di 430 chilometri, vinta allo sprint dopo quasi 17 ore e mezza di corsa.

Dopo lo stop imposto dalla Grande Guerra tornò come aveva lasciato, cioè dominando. Si aggiudicò la Milano-Sanremo del 1918 (a fine carriera i suoi successi nella Classicissima saranno 6, un record che solo Merckx, cinquant’anni dopo, riuscì a superare).

Il 1919 fu uno dei suoi anni migliori: vinse il suo primo Giro indossando la Maglia Rosa dalla prima all’ultima tappa, la Milano-Torino, il Giro di Lombardia, la Roma-Trento-Trieste, il Giro dell’Emilia.
Ma non solo: per la prima volta la corsa che stiamo raccontando qui, il Giro del Piemonte, giungendo a Torino con quasi 5’ su Belloni. Si ripeté l’anno successivo, battendo in volata Sivocci e di nuovo Belloni.
Il suo terzo e ultimo acuto in questa grande classica lo ebbe nel 1924 con un altro sprint vincente in cui precedette Gay e Aymo.

Da lì in avanti vinse ancora tre Milano-Sanremo, tappe al Giro e altre corse minori. Ma i suoi anni d’oro, quelli che gli valsero l’appellativo di primo Campionissimo del ciclismo italiano furono tra il ‘19 e il ‘24 – quelli incorniciati dalle vittorie al Giro del Piemonte.

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