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106a edizione della corsa lungo un tracciato prevalentemente pianeggiante da Omegna a Beinasco. Partenza dal lago di Orta in leggera salita per portarsi attraverso la Cremosina a Borgosesia. Inizia l’attraversamento della pianura padana settentrionale con lunghe strade piatte e rettilinee. Dopo circa 130 km si giunge alle pendici della Collina di Superga di cui si scala il versante “Pilonetto” con pendenze che raggiungono la doppia cifra in prossimità di Rivodora. Discesa su Pino Torinese e breve salita verso l’Eremo per svoltare su Pecetto Torinese e raggiungere Cambiano dove inizia l’ultimo settore piatto della corsa.
Ultimi km
Ultimi 5 km pianeggianti su strade. Ampio rettilineo finale di 500 m.
partenza / arrivo
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
Omegna
Panoramica
Alle estremità settentrionali del lago d’Orta sorge Omegna, la capitale del Cusio. La città è situata a fondovalle tra Mottarone e Valle Strona ed è attraversata dal torrente Nigoglia, unico emissario dei laghi alpini che scorre verso Nord.
Omegna è famosa per aver dato i natali a Gianni Rodari. Il poliedrico intellettuale nacque in una piccola casa del centro cittadino il 23 ottobre 1920 e per sempre rimase legato a questi luoghi, tanto da ambientarvi alcune delle sue opere più celebri. Ogni ottobre si tiene un Festival di letteratura per ragazzi dedicato proprio alla figura di Rodari. Nel 2021 è stato inoltre inaugurato il primo museo mondiale interamente incentrato sullo scrittore, che affianca il Parco della Fantasia, da anni attivo sul territorio per la promozione del messaggio e dell’opera rodariana.
Nel corso del Novecento la città cusiana è stata anche un vivace centro industriale. Si è meritata nel secondo dopoguerra la palma di patria del casalingo italiano. Alessi, Bialetti, Girmi e Lagostina sono tutti marchi fioriti a Omegna, prima di esportare i loro iconici prodotti in tutto il mondo. Ancora oggi presso la collezione permanente del casalingo, sita nel museo del Forum, lungo il torrente Nigoglia, si possono ammirare gli oggetti provenienti dalle aziende sopra menzionante.
Omegna è anche una città che lega il proprio nome allo sport, non a caso nel 2019 è stata scelta come Città europea dello sport. Sono nate e cresciute a Omegna leggende della pallavolo come Eleonora Lo Bianco e Paola Cardullo e poi grandi campioni di canoa, canottaggio e sci nautico come Alberto Richetti, Stefano Basalini, Danilo Nolli e Andrea Alessi. Ormai da un decennio Omegna e il lago d’Orta si sono fatti conoscere nel mondo dello skyrunning grazie alla UTLO, competizione di corsa in montagna che richiama runners da ogni parte del globo.
Gastronomia
L’enogastronomia di Omegna comprende, oltre ai piatti squisitamente lacustri, due dolci tipici molto amati: le “imperialine”, un biscotto di forma rotonda realizzato con due cialde croccanti e sottili a base di nocciole o mandorle, accoppiate con il cioccolato, e la torta del pane, un prodotto da forno che ha come ingredienti principali il pane raffermo e il latte con l’aggiunta di cacao, zucchero, uvetta, uova e scorza di limone. Come scrive Rodari in una sua filastrocca «altro che dolci, son magie vere».
Punti di interesse
Tra i punti di interesse della città da annoverare la Collegiata di Sant’Ambrogio; di origine medievale, presenta una sovrapposizione di più stili. All’interno sono conservate le spoglie di San Vito, compatrono della città. Proprio in occasione delle celebrazioni per il santo, in programma ogni fine agosto, il golfo di Omegna si trasforma in un suggestivo teatro naturale per spettacoli pirotecnici che richiamano ogni anno migliaia di persone.
Merita una visita anche la Porta Romana, ubicata in pieno centro storico; si tratta dell’unica testimonianza rimasta dell’antica cinta muraria risalente al XII secolo che comprendeva altri quattro accessi ormai perduti. Passeggiando per Omegna è bello perdersi per i vicoli del “Quartiere Vaticano”, dove si possono ammirare le case dei secoli XI, XII e XIII; queste sorgono lungo la “Via del Butèr”, la via del burro (oggi Via Alberganti), così chiamata perché in passato sotto i suoi portici avveniva la vendita del formaggio.
Photo Credits:
Valerio Gemelli
Enzo Franza
Fabio Tutino
Gianmario Bebbu
Beinasco
Panoramica
Beinasco è un comune di quasi 20 mila abitanti, alle porte di Torino, nell’area metropolitana a sud della città.
È diviso in quattro quartieri: il centro storico, la frazione di Borgaretto, Fornaci e Borgo Melano. È attraversata dal torrente Sangone e dal suo parco fluviale.
Punti di Interesse
Il simbolo della città è la torre medievale che si erge al centro di viale Cavour; tra i luoghi di interesse spiccano anche la chiesa seicentesca di San Giacomo Apostolo, l’ex chiesa di Santa Croce (ora sede del consiglio comunale) e la passerella ciclopedonale lunga oltre 80 metri che attraversa il Sangone.
Nel 2022 è stata inaugurato il restaurato “Centro Culturale Bruno Zevi”, struttura ideata – in principio come biblioteca – da Giulio Einaudi e disegnata dal celebre architetto romano.
Alle porte della città si trova la Palazzina di Caccia di Stupinigi.
Photo Credits:
Alfio Rapisarda