Panoramica
Valdengo è adagiata ai piedi delle montagne biellesi, con un territorio che si estende dalle verdi colline alla pianura, con variopinti appezzamenti coltivati.
Si presume che il prefisso “Vald-” (=foresta) voglia indicare “terra verde” e la desinenza “-eng” nei paesi in “-engo”, in piemontese “-eng”, indica un’origine germanica.
Dai primi nuclei abitativi, costituiti dai cascinali collegati tra loro da strade di campagna, in epoca tra gli anni sessanta e novanta si sono sviluppati gli attuali agglomerati urbani, e tale distribuzione sul territorio si percepisce anche oggi: infatti Valdengo non ha un vero e proprio “centro” ma è caratterizzato da numerose frazioni, sviluppatesi ai piedi del Castello.
Gastronomia
La tradizione enogastronomica di Valdengo è tipicamente biellese, con la particolarità di avere subito influssi veneti. Infatti tra gli anni ’50 e ’60 a Valdengo giunsero molte famiglie originarie del Veneto, tra cui anche alcuni degli sfollati della catastrofica alluvione del Polesine del 1951.
Il piatto che si può dire rappresentativo per eccellenza della tradizione biellese è sicuramente la “pulenta cunscia”, una miscela di farina di mais e formaggi tipici cotta a lungo nel paiolo e con una corposa aggiunta di burro di cascina. Le valli biellesi producono una ricca raccolta di formaggi, dai quali emergono la toma ed il maccagno, ed i formaggini freschi, i “tumìn”.
Nel passato i venditori di pesci provenienti dalla Liguria hanno trovato palati in grado di apprezzare i loro prodotti: la “bagna cauda”, con le acciughe vanta caratterizzazioni tipicamente biellesi, e “polenta e merluzzo” con merluzzo salato, cotto con cipolle è diventata parte dei pranzi di numerose famiglie locali. Dal territorio collinare, ricco di castagne, nasce la tradizione di utilizzare tale prodotto per piatti tipicamente locali.
I salumi più tipici del territorio sono i “salam d’la duja” (conservati sotto grasso e preparati con carne suina, sale, pepe e, a volte, con vino rosso), i salami prodotti con carne bovina, carne d’asino, carne di capra e i “salam ‘d patata” nell’impasto dei quali sono aggiunte patate lessate e poco sangue. Originale è la “paletta”, un prosciutto la cui ricetta è stata tramandata fino ai nostri giorni dalla famiglia Marabelli, che ancora lo produce nella propria macelleria di Coggiola.
Sono deliziosi i dolci: “turcit” (pasta di pane, burro e zucchero) “paste ‘d melia” (biscotti dolci con farina di mais), canestrelli, fragranti wafer con cioccolato e nocciole.
Sulle colline valdenghesi è diffusa l’apicoltura, con la produzione di ottimo miele: di acacia, di robinia, di castagno, di tiglio, di rododendro, di tarassaco, di fiori di monte.
Vino e Bevande
L’acqua che si consuma a tavola nel biellese è famosa per la sua leggerezza.
Anche la produzione di birra (prodotta a Biella dal 1846), è ai massimi vertici mondiali. Sul territorio biellese sono inoltre sorti numerosi microbirrifici, che producono birre di altissima qualità, pluripremiate nei concorsi d settore.
I vini biellesi vantano marchi D.O.C. quali Bramaterra, il Lessona, l’Erbaluce…
Liquori di erbe di Oropa, Vin Brulé (vino in tegame con zucchero, cannella e chiodi di garofano, portato a bollore e infiammato) ed il Ratafià di Andorno coronano la qualità delle bevande locali.